Templum Minervae

Mitologia - Il Padre degli Dei

Floria - 28 Feb 2012 14:57:44
Oggetto: Il Padre degli Dei
Non poteva mancare una discussione su di Lui.

La comincio scrivendovi un passo dello stoico romano Lucio Anneo Cornuto, che a mio parere stordisce per la sua bellezza e profondità:

Zeus è presentato come l'anima del cosmo e il suo nome è collegato a "Zēn":

"Come noi siamo governati dall'anima, così anche il cosmo possiede un'anima che ne mantiene la coesione, e questa è chiamata Zeus, in quanto vive primariamente e dovunque, ed è causa del vivere "Zēn" per i viventi: perciò si dice che Zeus regni su tutti gli esseri, come si può dire che anche in noi regni l'anima".

(Compendio di teologia greca)
Floria - 09 Apr 2012 05:51:56
Oggetto:
Inno a Zeus di Cleante

O più glorioso degli immortali, sotto mille nomi sempre onnipotente,
Zeus, signore della natura, che con la legge governi ogni cosa,
Salve; perché sei tu che i mortali han diritto d'invocare.
Da te infatti siam nati, provvisti dell'imitazione che esercita la parola,
Soli tra tutti gli esseri che vivono e si muovono sulla terra;
Così io ti celebrerò e senza sosta canterò la tua potenza.
É a te che tutto il nostro universo, girando attorno alla terra,
Obbedisce ovunque lo conduci, e volentieri subisce la tua forza;
Così grande é lo strumento che tieni tra le tue mani invitte,
Il fulmine a due punte, fiammeggiante, eterno.
Sotto i suoi colpi, tutto si rafferma;
Per suo mezzo reggi la Ragione universale, che attraverso tutte le cose
Circola, mista al grande astro e ai piccoli;
Grazie ad esso sei diventato così grande ed eccoti re sovrano attraverso i tempi.
Senza di te, o Dio, non si fa niente sulla terra,
Né nel divino etere del cielo, né nel mare,
Tranne che quel che ordiscono i malvagi nella loro follia.
Ma tu sai riportare gli estremi alla misura,
Ordinare quel che é senz'ordine, e i tuoi nemici ti divengono amici.
Perché tu hai armonizzato così bene insieme il bene e il male
Che vi é per ogni cosa una sola Ragione eterna,
Quella che fuggono e abbandonano i perversi tra i mortali,
Disgraziati, che desiderano senza sosta il possesso dei (pretesi) beni,
E non badano alla legge universale di Dio, né l'ascoltano,
Mentre, se le obbedissero con intelligenza avrebbero una nobile vita;
Da se stessi si gettano, insensati, da un male all'altro;
Questi, spinti dall'ambizione, alla passione delle contese;
Quelli, volti al guadagno, senza alcun principio;
Altri, sfrenati nella licenza e nei piaceri del corpo,
(Insaziabili) vanno da un male all'altro
E fan di tutto perché succeda loro proprio il contrario di quel che desiderano.
Ah! Zeus, benefattore universale, dai cupi nembi, signore della folgore,
Salva gli uomini dalla loro funesta ignoranza;
Dissipa questa, o padre, lungi dalle loro anime; e concedi loro di scorgere
Il pensiero che ti guida per governare tutto con giustizia,
Affinché, onorati da te, ti rendiamo anche noi grande onore,
Cantando continuamente le tue opere, come si conviene
Ad un mortale, poiché né per gli uomini é più grande privilegio
Né per gli dèi, di cantare per sempre, nella giustizia, la legge universale.


Esso dimostra come Giove sia la regola e la misura dell'universo, e ribadisce che una vita nobile è quella spesa nell'esercizio della conoscenza, fuggendo l'ignoranza, le passioni dell'anima e la smodata ricerca di ricchezze.
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