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Templum Minervae forum ufficiale del Tempio di Minerva
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VKK Profano
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Registrato: 09/01/12 22:33 Messaggi: 43
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Saluto al Sole signore e agli astri.
"Tu pure sei possente, o Sole signore, il primo e più potente dei figli legittimi di Poseidone e di Hera. Avendo Poseidone ricevuto da Zeus come assistente e compagno un fratello più giovane di lui, una intelligenza iperurania, di sua iniziativa e con l’aiuto di quel fratello un’anima; poi con Hera, e soprattutto con il di lei tramite, dal momento che a lei appartiene in particolare la produzione della materia, ha creato un corpo: l’anima e il corpo i più belli e i più perfetti di tutte le anime e di tutti i corpi: poi, unendoli a questa intelligenza stessa e sottomettendo il corpo all’anima e l’anima all’intelligenza, egli ha formato da questo stesso insieme una sorta di legame e di termine comune fra la natura sopraceleste e quella che è contenuta dal nostro cielo: questo essere intermediario, sei tu, o Sole, capo di tutto il cielo e creatore, insieme con Crono, di ogni natura mortale che il cielo racchiude.
Dopo il Sole e insieme con lui, noi salutiamo voi, o Pianeti, astri erranti, voi la cui origine e formazione è simile a quella del vostro capo e fratello maggiore, di cui condividete la sovranità della natura mortale e nel contempo della schiatta dei dèmoni terrestri, così come delle nostre anime, secondo la parte assegnata a ciascuno di voi.
Dopo di loro, noi ci rivolgiamo a voi, astri superiori, voi che siete stati creati per sorvegliare l’insieme degli esseri con una conoscenza perfetta di tutte le cose e scagliati nello spazio per celebrare nel cuore il grande inno in onore soprattutto di Zeus."
(Trattato delle Leggi, cap. XXXIV)
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Ultima modifica di VKK il 02 Mar 2012 16:33:11, modificato 1 volta in totale |
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VKK Profano
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" Apollo re,
tu che regoli e governi tutte le cose nella loro identità,
tu che unifichi tutti gli esseri,
tu che armonizzi questo vasto universo così vario e molteplice,
o Sole, Signore del nostro cielo,
sii a noi propizio. "
(G.G. Pletone) |
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VKK Profano
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Giorgio Gemisto Pletone, il "De Differentiis
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da Gemistos Plethon: The Last of the Hellenes - C.M. Woodhouse
" 1)Gli Dei hanno esistenza reale; Zeus capo tra loro e al di sopra di tutti; Poseidon è il secondo; ed il resto degli Dei sono prodotti da costoro, senza ‘madri’, ma con l’aiuto di Hera;
2)Gli Dei provvedono agli affari umani in accordo con i decreti di Zeus;
3)Gli Dei non causano alcun male, essi non producono altro che bene;
4)Tutto ciò che gli Dei fanno è in accordo con l’ ‘”irreversibile e inesorabile Fato che procede da Zeus nel migliore dei modi possibili”;
5)L’universo, compresi gli Dei di secondo e terzo rango, è stato “creato” da Zeus ed è eterno: non ha avuto inizio nel tempo, e non avrà fine.
6)L’universo è composto di molti elementi armonizzati in un singolo insieme;
7)Esso è stato creato nella maniera più perfetta dal più perfetto creatore, e niente ha da essergli aggiunto.
8 )L’universo rimane permanentemente ed immutabilmente nella sua forma originaria;
9)L’anima umana è simile a quella degli Dei, nel suo essere immortale e per sempre beata;
10)Essa è sempre attaccata ad un corpo mortale, venendo inviata dagli Dei da un corpo ad un altro, nell’interesse dell’armonia e della coesione dell’universo;
11)A causa della nostra affinità con gli Dei, noi siamo obbligati a considerare il bene quale adeguata conclusione della vita;
12)Gli Dei hanno posto la nostra felicità nella nostra parte immortale, “che è la parte suprema dell’essenza umana”. ” |
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Floria Profano addentrato
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Registrato: 08/01/12 14:14 Messaggi: 78
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Grande uomo, Giorgio Gemisto Pletone.
Per non aprire un'altra discussione, posto qui un nuovo inno al Sole (Helios), questa volta di Proclo:
Ascolta, o re del fuoco intellettuale, Titano dalle briglie d'oro,
ascolta, dispensatore di luce, signore che possiedi la chiave
della fonte della vita, e che sui mondi materiali
dall'alto versi un copioso fiume d'armonia.
Ascolta, giacché tu, che hai sede nel mezzo al di sopra dell'etere,
e tieni il cuore dell'universo, circolo luminosissimo,
tutto riempisti della tua provvidenza, eccitatrice della mente.
I pianeti, cinti dalle tue fiamme perennemente vivide,
sempre, con incessanti e infaticabili movimenti circolari,
mandano a favore di quanti vivono sulla terra stille vitali,
e ogni generazione, sotto i vostri ricorrenti corsi,
rigermina secondo la legge delle Ore.
Il fragore degli elementi fra loro cozzanti cessa,
quando tu, che discendi da padre ineffabile appari.
A te cede il coro inconcusso delle Moire;
che torcono all'indietro il filo del destino ineluttabile,
quando lo vuoi; giacché sommamente sei potente e vastamente signoreggi.
Balzò fuori di vostra catena Febo, signore della sacra melodia;
divinamente cantando, al suono della cetra,
placa l'enorme flutto della generazione dal cupo muggito.
Dal diffondersi della tua luce, che allontana i mali,
nacque, dono soave, Peone, e sua salute diffuse,
dopo aver riempito il vasto universo di balsamica armonia.
Te cantano il glorioso padre di Dioniso;
e te Evio-Attis negli ultimi recessi della materia,
te delicato Adone altri chiamarono nei loro canti.
E paventano la minaccia della tua agile sferza
i demoni, agli uomini funesti, di cuor feroce,
che alle nostre infelici anime ordiscono danni,
affinché sempre nell'abisso della vita dal cupo fragore
soffrano sotto il peso del corpo, bramosi del giogo,
e dimentichino la dimora eccelsa e splendente del padre.
Ma tu, ottimo fra gli dei, coronato di fuoco, nume beato,
immagine del dio creatore di tutte le cose, tu, che le anime elevi,
ascolta, e purificami da ogni peccato per sempre;
e la preghiera di molte lacrime accogli, e liberami
dal peccato che dà dolore, e tienmi lontano dalle espiazioni,
placando l'occhio vigile di Dike che tutto vede.
Ad opera del tuo aiuto sempre salutare
concedi all'anima mia la luce purissima e beatissima,
una volta dispersa la caligine, funesta ai mortali, prodotta da veleno
e al corpo il magnifico dono d'una perfetta salute.
Fa' ch'io diventi famoso e che, secondo il costume dei miei predecessori
possa aver cura delle Muse dalle amabili trecce.
Non turbato benessere, che nasce da amorosa pietà,
se tu vuoi, concedimi, o signore, giacché facilmente puoi compiere.
Tu, infatti, possiedi saldo ed infinito vigore.
Ma se, per i fusi delle Moire, rotanti
sotto i fili tratti dai movimenti degli astri qualcosa di funesto
ci colpisce, distòrnalo con la forza dell'impeto tuo.
Personalmente lo trovo stupendo. |
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